Pubblicato il 10/02/19e aggiornato il

Redditometro. Cos'è, come funziona? Cosa cambia?

Aggiornamento Redditometro per il 2019

Secondo quanto scritto nel Decreto Dignità, il famoso e tanto contestato Redditometro sarà sospeso per quanto riguarda gli anni d'imposta successivi al 2015 (in pratica dal 2016 in poi). La sospensione non vale per gli atti già notificati e le procedure già iniziate.

Quindi, il Fisco non potrà effettuare gli accertamenti basati sui criteri propri dello strumento fiscale introdotto dal Governo Monti.

Segue testo precedente

Parentesi.
Il Fisco assicura che i dati personali, rilevati grazie alla collaborazione con enti pubblici e soggetti privati, saranno utilizzati esclusivamente per il fine del redditometro, ossia la verifica della dichiarazione dei redditi.
Chiusa parentesi.

L'Agenzia delle Entrate ha spiegato il funzionamento del Redditometro, adottato per la verifica delle dichiarazioni dei redditi, effettuate dai residenti in Italia, confrontando le spese effettive. Gli anni presi in considerazione per questo tipo di analisi fiscale sono quelli che vanno dal 2009 in poi.

Nella colonna "spese" possono rientrare voci come quelle relative all'acquisto di case o altri immobili, automobili o altri veicoli. In più si prendono in considerazioni eventuali spese dichiarate per ottenere deduzioni o detrazioni fiscali. Si tengono conto anche dei beni posseduti: barche, auto, ville, cavalli... .

Il redditometro, l'accertamento, scatta quando la spesa supera del 20% il reddito dichiarato.
Vengono considerate solo spese certe e dati sicuri (Anagrafe tributaria, dichiarazione redditi). Non si ricorrerà ai dati delle spese medie Istat per calcolare la differenza tra reddito dichiarato e ricostruito.

Il contribuente è considerato in base al nucleo familiare segnalato, dallo stesso, in fase di dichiarazione. Questo significa che, se le spese superassero del 20% i redditi dichiarati dal singolo soggetto ma fossero presenti redditi di altri familiari che giustificherebbero tali spese, allora il redditometro non "scatterebbe".

Dialogo tra Agenzia delle Entrate e cittadini
Una volta accertata l'anomalia, il contribuente viene contattata dall'Agenzia per capire le incongruenze. In questo modo si ha la facoltà dimostrare la giustificazione alla presunta irregolarità (esempio: un figlio che vive in casa e che ha un proprio reddito; altro esempio: presenza di redditi che non era obbligatorio dichiarare; oppure l'accumulo di risparmi nel tempo).
In caso di ulteriori dubbi si prendono in considerazione anche le spese per beni di uso corrente.

Nessun coefficiente verrà adottato per ogni voce di spesa; si considera la spesa totale.

Privacy.
I dati personali vengono usati solo nell'ambito del redditometro.

In un comunicato l'Agenzia scriveva: "I pensionati, titolari della sola pensione, non saranno mai selezionati dal nuovo redditometro che è uno strumento che verrà utilizzato per individuare i finti poveri e, quindi, l'evasione 'spudorata', ossia quella ritenuta maggiormente deplorevole dal comune sentire."

Polemica
Si parla ormai da mesi del temuto "Redditometro". Nei servizi dei telegiornali, negli articoli dei quotidiani e dei siti internet, in politica e nei social network. Alcuni sono contrari, altri a favore. Su Facebook®, ad esempio, circola un post del tipo
"Io cittadino devo dimostrare allo Stato come spendo i miei soldi! Ma stiamo scherzando? Sei tu Stato... che devi dimostrarmi come spendi i miei... di soldi!".
Sicuramente è vero che il Governo debba dimostrare come utilizza il denaro derivante dalle tasse. Ma allo stesso tempo, se un cittadino è onesto e ha la coscienza a posto, perché dovrebbe preoccuparsi della verifica dei suoi redditi e del suo patrimonio?
Stranezze italiane...

Cos'è alla fine il Redditometro?
Uno strumento che "scova" cittadini disonesti che viaggiano in suv e dispongono di yacht, dichiarando lo stipendio di un operaio. Non sarebbe l'ideale in un Paese indebitato come l'Italia? Dove l'evasione fiscale è altissima?

La protesta contro il redditometro non è altro che la dimostrazione di quanto lunga sia ancora la strada della giustizia sociale, dell'onesta, dell'educazione civica e del rispetto delle leggi.

Sul sito dell'Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it), i cittadini possono utilizzare il ReddiTest, il programma informatico che permette la verifica dello scostamento tra spese e redditi. Il test è di uso privato, nessun dato sarà comunicato via internet.

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