Il testo viene suddiviso in quattro interessanti capitoli:
La Fattura elettronica, Come predisporre, inviare e ricevere l'E-Fattura, I servizi dell'Agenzia, Per saperne di più: Normativa e prassi.
Dal 1° gennaio 2019 ogni fattura emessa, per vendita beni, prestazioni di servizi, in Italia, dovrà essere elettronica. Attenzione: non è elettronica quella fatta al computer in word, pdf e mandata via email. No, il formato dovrà essere in xml e dev'essere inviata utilizzando gli strumenti indicati dall'Agenzia delle Entrate.
L'obbligo vale sia tra due soggetti che posseggono Partita Iva, sia tra un soggetto con Partita Iva e un normale consumatore, come lo può essere qualsiasi cittadino.
Quindi, nel primo caso potremmo pensare, ad esempio al produttore all'ingrosso che vende prodotti al negozio (operazioni cosiddette B2B, Business to Business). Nel secondo, invece, alla classica vendita, ad esempio, tra negoziante e consumatore (l'acquisto di un elettrodomestico), o tra professionista e cliente (un intervento dal dentista), operazioni definite B2C, Business to Consumer.
L'Agenzia delle Entrate fornisce gli strumenti (gratuiti) per poter produrre le fatture elettroniche, spedirle, riceverle e conservarle. Si possono usare anche software privati, purché siano conformi al modello standard.
Cos'è e come funziona la fattura elettronica?
La differenza tra fattura cartacea e fattura elettronica è principalmente dovuta al formato. Nel primo caso, tradizionale, è di carta, un foglio; nel secondo caso è di natura digitale, quindi realizzata con un computer, un tablet o uno smartphone. La fattura elettronica deve essere spedita al cliente con il Sistema di Interscambio (SdI), una specie di "corriere" che, dopo aver verificato la presenza dei dati fiscali fondamentali e la loro esistenza, sia per quanto riguarda il fornitore che il cliente, consegna la fattura al destinatario, segnalando al mittente la data e l'ora di consegna.
Il contenuto della fattura elettronica non differisce dalla classica fattura. I dati da inserire sono gli stessi.
Vi è poi la possibilità di programmare la cosiddetta "fattura differita", entro il 15 del mese successivo alla data di operazione.
La si deve conservare per dieci anni.
Chi non è obbligato all'emissione della fattura elettronica?
Le imprese e i lavoratori autonomi che hanno aderito al "Regime di vantaggio" o al "Regime forfettario" possono evitare di emettere la fattura elettronica. Ma se vogliono, possono farlo.
Tra gli esenti ci sono anche i piccoli produttori agricoli.
Fattura elettronica significa minor spreco di carta, con i relativi risparmi (stampa, spedizione, conservazione).
La conservazione, l'archiviazione delle fatture elettroniche è gratuita per chi aderisce al servizio fornito dall'Agenzia delle Entrate. Di conseguenza, per alcuni operatori, non vi è più l'obbligo di tenere i registri Iva.
Inoltre, con la versione digitale, sono sempre note le date di invio e le date di ricezione.
Guida Fattura Elettronica |
Risorse
- Guida completa sulla Fattura Elettronica (in pdf)
- Regole tecniche per emettere e ricevere fatture elettroniche
- Per fatture elettroniche verso Pubbliche Amministrazioni, leggi Fattura elettronica PA
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