Pubblicato il 01/01/18e aggiornato il

Diventare imprenditore, creare nuovi posti di lavoro

Crisi economica, come diventare lavoratore autonomo?

E' un momento difficile, questo è chiaro. Molti lavoratori dipendono dalle scelte del Governo ma, ancor più, dalle scelte dell'imprenditore. Essere in balia del volere altrui non rappresenta la situazione ideale per chiunque. Come fare, allora?

Se prendiamo singolarmente i vari casi scopriamo quanto questo periodo di "magra" sia devastante.
Nel complesso, invece, potrebbe essere una grande opportunità, una svolta per la nostra società troppo rigida e alienante.

Il discorso ovviamente non vale per tutti, ma per coloro che se la sentono di cambiare, di provare, di realizzare il proprio sogno, di valorizzare le proprie capacità.

Come diventare imprenditore? Se il lavoro non cade dal cielo, perché non crearlo? Si, si, tutti dicono che non è semplice, che non è sicuro... ma cosa è sicuro al giorno d'oggi? Se durante il nostro passato lavorativo, oppure coltivando con passione i nostri hobby, abbiamo maturato una certa esperienza in un settore specifico, perché non sfruttare questa occasione? Probabilmente molte persone pagherebbero per avere un servizio, un prodotto che noi sappiamo realizzare alla grande.

Non serve partire in quarta, aprendo una mega azienda. Basta iniziare con l'apertura della partita iva, pagando le tasse (vi sono molte agevolazioni per le nuove idee imprenditoriali, come ad esempio il Regime fiscale dei Minimi) e i contributi Inps in base al guadagno (Gestione separata). Magari iniziando da casa, costruendo, immaginando, progettando la nostra linea di servizi.

Da soli, senza conoscenze adeguate, è difficile iniziare. Ma con internet si può trovare veramente di tutto, attraverso i motori di ricerca si cercano le parole chiave che si avvicinano al nostro obiettivo e si trovano guide gratuite, opinioni di chi già fa il mestiere, leggi da seguire, agevolazioni da prendere in considerazione, opportunità di collaborazione ecc...

Poi, comunque, vi sono servizi per tutti come quelli offerti dalla Camera di Commercio, presente in città. Basta prendere un appuntamento, spiegare la nostra idea d'impresa, di lavoro autonomo e loro sapranno dare consigli adeguati, indirizzarci verso la retta via, senza impegno.

Veramente! Non è impossibile: volontà, passione e coraggio e il gioco è fatto. Se le alternative sono il nulla, la disoccupazione, un lavoro pesante e alienante.... perché non provarci?

Forse, un giorno, ritorneremo ad essere artigiani, producendo oggetti di qualità, con l'orgoglio di aver creato qualcosa di bello.

Approfondimenti
  • Disperato - Mezza follia visti i tempi.
  • Per Disperato - Perché mezza follia visti i tempi? Proprio visti i tempi, invece, dovrebbe nascere e svilupparsi un impulso imprenditoriale. Gli italiani sono bravi nell'artigianato, nel design. Basta puntare sulla qualità e non su quantità (a questa pensano già i paesi asiatici). Molti lavori autonomi non richiedono investimenti iniziali e grazie alle nuove leggi, paghi solo in base a quello che guadagni: 5% di tasse e 27% di Inps. Se guadagni 1000, paghi 320 e ti rimangono 680 (per esempio).
  • Bruno - Il problema non è neanche la creazione del lavoro di per se ma tutta la burocrazia che è legata a un'impresa artigiana. è una cosa asfissiante e machiavellica.
  • Gino per Bruno - Iniziare un'attività da autonomo, ad esempio da casa, dal garage, dal magazzino, è immediato: in un mese inizi. Diverso se intendi chiedere finanziamenti, acquistare immobili, costituire un'azienda.
  • Pasil 52 - Ho sessant'anni, vorrei aprire una Partita Iva, ma non voglio avere spese fisse, quali Inps.. ecc.. vorrei pagarli in % sul reddito... più guadagno e più pago... meno guadagno e meno pago... che tipo di attività dovrei dichiarare alla Camera di commercio? Ho da poco chiuso una Partita Iva in perdita.... è possibile accedere a qualcos'altro?
  • Per Pasil 52 - Salve, certo, può aprire Partita Iva e per una nuova attività potrebbe accedere al Regime dei Minimi (pagando il 5% di tasse per i primi tre anni) e circa il 27% all'Inps (Gestione Separata). Pagherebbe, cioè, in base al guadagno. Il tipo di Partita Iva dipende dal tipo di lavoro. In questo le possono meglio consigliare alla Camera di Commercio della sua città. Può prendere un appuntamento e chiedere a loro.
  • Anonimo - Scusate si dice di crearlo noi stessi il lavoro, mi dite con quale possibilità è a chi bisogna rivolgersi quando una persona ha idee e niente soldi? Se date una risposta valida a questa risposta magari qualcuno può iniziare a lavorare... grazie
  • Per anonimo - Salve, come indicato nel testo, può iniziare ad informarsi, in base al settore interessato, su internet o presso le Camere di Commercio
  • Salvo - Chi apre bottega ha circa 3000 euro all'anno di Inps + affitto + utenze + commercialista ecc... PS: Passa la voglia di crearsi un Lavoro!!
  • Per Salvo - Esistono tanti settori lavorativi e strumenti che permettono di pagare in base al guadagno. Chi vuole aprire "bottega" deve trovare il mercato migliore, il settore con meno concorrenza, avere idee e iniziativa. Solo così si potrà rientrare nel bilancio fatturato-spese. L'alternativa è stare con le mani in mano ad aspettare la manna dal cielo. Nei momenti di crisi servono idee e buona volontà. Buon proseguimento.
  • Barbara - Io sono sempre stata creativa e da 30 anni lottando contro tutto e contro tutti lavoro nel tessile, ma , con l'agonia che sta vivendo questo settore, mi sono arresa e sono precaria in altri settori, sono una lavoratrice e qualcosa faccio, ma mi rodo al pensiero del mio potenziale e del bagaglio di esperienza sprecata. Ho avuto un'idea nuova e sfruttando il mio laboratorio, la mia testa e un artigiano ho provato a realizzare come hobby delle borse vacanze e tempo libero coordinate a sandali ed ho provato a proporle.. non ci sono soldi.. è tutto troppo caro.. si compera solo l'indispensabile.. per ora una delusione.. avete qualche idea da proporre per individuare il canale giusto di commercializzazione? Come si fa a fare tutto partendo dalla materia prima seguendo tutti i passaggi fino ad arrivare alla commercializzazione dei tuoi prodotti? E' difficile..
  • Per Barbara - In questo periodo di crisi, per vendere prodotti di qualità, artigianato, si deve puntare su clienti benestanti e sul mercato estero. Esistono possibilità di vendita su internet per farsi conoscere anche nei paesi stranieri. Viene in mente Ebay che mette a disposizione numerosi strumenti e la possibilità di creare vetrine dei propri articoli. Non demorda! Al giorno d'oggi si deve puntare sulla qualità, perché della quantità senza qualità, siamo invasi.

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