Con la legge 99/2013 il "lavoro occasionale accessorio" non è più considerato "occasionale" ma solo "accessorio".
20 / 11 / 2014 - In Italia esistono numerosi modi per lavorare, differenti sistemi di inquadramento contrattuale e fiscale. Forse sono troppi. Sicuramente il cittadino preferirebbe più opportunità di lavoro che un maggior numero di tipi di contratto... ma tant'è, questo è quanto di meglio offre attualmente il nostro Paese.
Proviamo allora a spiegarne uno di questi "inquadramenti", particolarmente curioso e inusuale, ossia il Lavoro Occasionale Accessorio.
La particolarità è che il prestatore (colui che si offre per lavorare) viene pagato con i Buoni Lavoro, i cosiddetti "Voucher", forniti direttamente dall'Inps (il nostro Istituto Nazionale di Previdenza Sociale).
In pratica il committente (colui che cerca i lavoratori disponibili) paga il prestatore con una specie di assegno, in seguito alla fornitura di una determinata prestazione.
Questo tipo di rapporto di lavoro viene solitamente utilizzato dalle aziende, dagli imprenditori che non hanno bisogno di un dipendente legato con contratto continuo (a tempo determinato o indeterminato che sia). Infatti, per quelle tipologie si ricorre alla tradizionale assunzione. Il Lavoro Occasionale Accessorio, come già spiega il nome, si basa proprio sulla saltuarietà della prestazione necessaria a compiere un determinato lavoro.
Se ad esempio un imprenditore avesse bisogno di una figura professionale per una mansione che si esaurisce in tre, quattro giorni, allora troverà conveniente far lavorare tale persona per il tempo necessario (appunto tre, quattro giorni) e pagarla con il buono, il Voucher predisposto dall'Inps.
Vantaggi del Lavoro Occasionale Accessorio (Buoni Lavoro)
I vantaggi sono notevoli per il committente, poiché può ricorrere ad un rapporto di lavoro che un tempo poteva essere realizzato solo "in nero", illegalmente. Mentre, con l'Occasionale Accessorio, tutto diventa legale. In più, nel buono è compresa anche la quota Inail, l'assicurazione sul lavoro, che copre in caso di incidenti. Non ha l'obbligo di stipulare un contratto e non deve avvertire prima il Centro per l'Impiego.
D'altro canto, il prestatore (il lavoratore) ha la possibilità di racimolare qualche soldo in più rispetto alle entrate che solitamente registra, oppure di guadagnarsi qualcosina in assenza di un'occupazione (ad esempio gli studenti o i disoccupati). Inoltre l'importo non è tassato, a livello fiscale è esente. Non comporta il decadimento dallo stato di disoccupazione.
Nella cifra del buono è inclusa la quota Inps e la quota Inail, così suddivise: 13% va all'Inps (Gestione Separata), il 7% va all'Inail (assicurazione sul lavoro) e, infine, un 5% va nuovamente all'Inps per "gestione servizio". In effetti, quest'ultima voce potrebbe anche essere considerata come la "tassa da pagare".
Per fare un esempio, con un Voucher da 10 euro avremmo:
- 1,3 euro all'Inps (13%) per la "Gestione Separata"
- 0,7 euro all'Inail (7%) per l'assicurazione
- 0,5 euro all'Inps (5%) per il servizio offerto
Requisiti per usufruire del Lavoro Occasionale Accessorio
Chi può ricorrere a questo tipo di rapporto professionale?
Per quanto riguarda i committenti, rientrano nella categoria le aziende, gli imprenditori, i privati, le famiglie. Per fare un altro esempio, una famiglia che ha una casa con giardino potrebbe chiedere ad una persona di ripulire il prato e in cambio dargli un Voucher.
Cosa importante, il Voucher può essere utilizzato solo in un rapporto diretto tra committente e prestatore. Non è possibile adottare questa tipologia per conto terzi.
I prestatori, i lavoratori, possono essere pensionati, studenti (in determinati periodi dell'anno, come ad esempio durante le feste di Natale o le ferie estive) ma vi sono anche altre tipologie incluse, come i lavoratori dipendenti (nel caso di lavoratori del settore pubblico è necessaria un'autorizzazione) o disoccupati, i cittadini stranieri regolari, le casalinghe.
Limiti di reddito per rientrare nel Lavoro Accessorio
Il limite massimo che si può percepire, in termini di stipendio, paga (con i buoni), è di 5.050 euro netti (che sono 6.733 lordi circa) all'anno, sommando tutti i committenti, mentre scende a 2.020 euro per singolo committente. In pratica il lavoratore, non può ricevere più di 2.020 euro da uno stesso committente e per arrivare alla soglia dei 5.050 dovrebbe ricevere voucher da più committenti (sono i nuovi limiti imposti dalla legge 99/2013).
La soglia annuale per lavoratore scende a 3.000 per prestazioni integrative e a sostegno del reddito.
Settori lavorativi inclusi
I settori in cui è possibile ricorrere a tale tipologia di rapporto sono: l'agricoltura, il commercio, il turismo e i servizi gestiti da imprese familiari, l'ambito domestico (ad esempio babysitter, dogsitter), il giardinaggio, lo sport, lavori porta a porta, la vendita ambulante, le lezioni private.
Chi è nel Regime dei Minimi può svolgere un altro lavoro del tipo Occasionale Accessorio (pagato con Voucher)?
Certamente. Il lavoratore autonome che è già sotto il Regime dei Minimi, così come il professionista, può usufruire dei "Buoni Lavoro" per la sua attività ma anche per altre attività che non rientrano nel settore della Partita Iva. Inoltre, a sua volta, può pagare collaboratori con i Voucher. In tutti e due i casi non perde il diritto di rimanere all'interno del Regime dei Contribuenti Minimi.
Altre informazioni
I buoni possono essere consegnati sia in forma cartacea che telematica. Nel primo caso devono essere accuratamente compilati dal committente, in modo tale che il prestatore possa poi recarsi presso un qualsiasi ufficio postale (con documento d'identità) per ricevere la somma prevista in denaro.
Per il secondo metodo di pagamento, quello telematico, ci si deve registrare sul sito dell'Inps, seguendo la sezione "Servizi Online", "Cittadino" e "Lavoro Occasionale Accessorio", oppure recandosi presso una sede Inps.
Registrazione possibile anche tramite telefono (numero: 803.164).
Come iscriversi all'Inps per il Lavoro Occasionale Accessorio
Basta visitare la pagina "Prestazioni di tipo accessorio" (<-- clicca sul titolo) e compilare i campi richiesti. Nel primo passaggio (vedi immagine qui sopra) si deve inserire nome, cognome e codice fiscale. Nella seconda schermata data di nascita, luogo di nascita, residenza, numero di documento d'identità, numero di telefono (o fisso o cellulare) perché si verrà poi contattati dall'Inps per la conferma dei dati inseriti.
Per ulteriori informazioni recarsi presso una sede Inps oppure contattare l'assistenza al numero di telefono 803.164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06164164 (da cellulare, con tariffa secondo il proprio gestore).
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