Pubblicato il 23/02/16e aggiornato il

Abolita la Tassa su imbarcazioni, yatch e navi. Chiarimenti

23 / 02 / 2016
La tassa sulle imbarcazioni era stata introdotta nel 2011, nell'ambito della manovra anti crisi. Poi, in seguito, il governo successivo (Letta) ha parzialmente eliminato il tributo, rendendolo obbligatorio solo per unità superiori ai 14 metri di lunghezza.

Con la legge di stabilità 2016 (governo Renzi), invece, l'imposta è stata abolita del tutto, anche per le imbarcazioni sopra i 14 metri.

In pratica da quest'anno non è più dovuta, e qualcuno già chiede informazioni sull'eventuale rimborso, nel caso l'importo già versato copra anche alcuni mesi del 2016.

Da un lato saranno quindi contenti gli amanti del lusso, ma anche il settore industriale che vive sulla produzione di tali imbarcazioni, yatch, e l'intero indotto; quindi, una buona notizia per i lavoratori impegnati nella realizzazione di questi beni.

Un altro problema era che, con la tassa attiva, diversi proprietari avevano portato fuori dai porti italiani le proprie barche, con una conseguente ricaduta economica negativa sulle casse delle città costiere.

Risorse
30 / 05 / 2012
In seguito all'approvazione della legge relativa all'imposta dovuta per il possesso delle imbarcazioni, l'Agenzia delle Entrate, notando alcuni dubbi sollevati da diversi proprietari, ha pubblicato una circolare che dovrebbe portare un po' di chiarezza sul provvedimento e sulle indicazioni contenute.

Il documento spiega chi sono i destinatari della tassa e chi ne sono esclusi, gli importi dovuti e le date di scadenza entro le quali provvedere con il pagamento, nonché i modi per mettersi in regola per coloro che sono in ritardo con il versamento dell'imposta.

Per visionare il testo integrale, digitare "Circolare 16/e 2012" nella barra di ricerca del sito ufficiale dell'Agenzia: www agenziaentrate.gov.it.

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