Se ne parla ormai da alcune settimane, dai primi momenti in cui il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, allora non ancora premier, aveva iniziato ad elencare le varie misure che si potevano adottare per risollevare le sorti dell'economia italiana.
Per giorni si sono menzionati questi famosi 80 euro in busta paga da rilasciare ai lavoratori dipendenti. Chi ipotizzava la solita "bufala" dei politici, chi invece cominciava a contarci e ad informarsi sulle modalità del "regalo" e sui requisiti richiesti per rientrare nel gruppo dei beneficiari.
Conferme e smentite si sono alternate fino a ieri, il fatidico giorno del DEF, ossia, il momento in cui il Governo avrebbe divulgato il Documento di Economa e Finanza. Si tratta di un dossier contenente il piano, il programma che si vuole seguire per lo sviluppo economico del paese. Qui si trovano, in cifre, i fondi destinati a determinate azioni di governo (come ad esempio l'aumento in busta paga) e anche le fonti di tali fondi, che possono essere o tasse o, ad esempio, tagli alla spesa pubblica.
Nel nostro caso, gli 80 euro, faranno parte del taglio IRPEF totale che ammonta a circa 10 miliardi di euro. Questo "buco" verrà compensato con tagli alla spesa pubblica (spending review), nello specifico, con taglio stipendi dei manager, pubblica amministrazione e un aumento delle tasse per le banche.
Chi ha diritto agli 80 euro e da quando? Requisiti
Percepiranno gli 80 euro in più nello stipendio i dipendenti che realizzano un reddito annuo lordo al di sotto dei 24 mila euro (e, in percentuale ridotta, fino a 26 mila euro), ossia circa 1500 euro (netti) al mese. Il bonus di 80 euro al mese parte da maggio 2014 in poi.
Come funziona?
Non si tratta di un'aggiunta al lordo dello stipendio. Bensì di una riduzione delle tasse (IRPEF) che mensilmente il lavoratore si vede scalare in busta paga.
Esempio
Se solitamente si hanno in busta 2000 euro lordi e di questi si pagano 700 euro di tasse, rimangono 1300 euro netti per il lavoratore.
Con la novità prevista dal DEF, lo stipendio sarà sempre di 2000 euro lordi ma le tasse scenderanno a 620 (80 euro in meno), determinando così uno stipendio netto di 1380 euro.
Aggiornamenti: Bonus 80 euro in busta paga, anche negli anni successi.
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