Pubblicato il 01/09/18e aggiornato il

Calcolo stipendi dei parlamentari italiani. Quanto guadagnano?

Si parla molto, in questo periodo di fresche Elezioni Politiche, degli stipendi che spettano ai parlamentari (Indennità parlamentare) e di tutto il resto (non proprio trascurabile): Diaria, Rimborso delle spese per l'esercizio del mandato, Spese di trasporto e spese di viaggio, Spese telefoniche, Assistenza sanitaria, Assegno di fine mandato, Pensione.

Ecco la situazione attuale, illustrata dalla Camera (sul proprio sito ufficiale: camera.it), in seguito alle modifiche entrate in vigore il 1° gennaio 2012.

L'INDENNITÀ PARLAMENTARE
A decorrere dal 1° gennaio 2012, l'importo netto dell'indennità parlamentare, corrisposto per 12 mensilità, è pari a 5.246,54 euro, a cui devono poi essere sottratte le addizionali regionali e comunali, la cui misura varia in relazione al domicilio fiscale del deputato. Tenuto conto del valore medio di tali imposte addizionali, l'importo netto mensile dell'indennità parlamentare risulta pari a circa 5.000 euro.

Tale misura netta è determinata sulla base dell'importo lordo di 10.435,00 euro, sul quale sono effettuate le dovute ritenute previdenziali (pensione e assegno di fine mandato), assistenziali (assistenza sanitaria integrativa) e fiscali (IRPEF e addizionali regionali e comunali).
Per i deputati che svolgono un'altra attività lavorativa, l'importo netto dell'indennità ammonta a circa 4.750 euro.

DIARIA
Viene riconosciuta, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma.
L'attuale misura mensile della diaria, a seguito della riduzione disposta dall'Ufficio di Presidenza nella riunione del 27 luglio 2010, è pari a 3.503,11 euro.

Tale somma viene decurtata di 206,58 euro per ogni giorno di assenza del deputato dalle sedute dell'Assemblea in cui si svolgono votazioni con il procedimento elettronico.
È considerato presente il deputato che partecipa almeno al 30 per cento delle votazioni effettuate nell'arco della giornata.

L'Ufficio di Presidenza, nelle riunioni del 25 ottobre 2011 e del 30 gennaio 2012, ha inoltre deliberato l'applicazione di una ulteriore decurtazione fino a 500 euro mensili in relazione alla percentuale di assenze dalle sedute delle Giunte, delle Commissioni permanenti e speciali, del Comitato per la legislazione, delle Commissioni bicamerali e d'inchiesta, nonché delle delegazioni parlamentari presso le Assemblee internazionali.

RIMBORSO DELLE SPESE PER L'ESERCIZIO DEL MANDATO
Sostituisce il contributo per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori.
Tale rimborso, di importo complessivo invariato rispetto al precedente contributo, è pari a 3.690 euro (dopo la riduzione di 500 euro del luglio 2010) ed è corrisposto direttamente a ciascun deputato con le seguenti modalità:
  • per un importo fino a un massimo del 50% a titolo di rimborso per specifiche categorie di spese che devono essere attestate: collaboratori (sulla base di una dichiarazione di assolvimento degli obblighi previsti dalla legge, corredata da copia del contratto, con attestazione di conformità sottoscritta da un professionista);
    consulenze, ricerche; gestione dell'ufficio; utilizzo di reti pubbliche di consultazione di dati; convegni e sostegno delle attività politiche;
  • per un importo pari al 50% forfetariamente.
SPESE DI TRASPORTO E SPESE DI VIAGGIO
I deputati usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale.

Per i trasferimenti dal luogo di residenza all'aeroporto più vicino e tra l'aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio, è previsto un rimborso spese trimestrale pari a 3.323,70 euro, per il deputato che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l'aeroporto più vicino al luogo di residenza, e a 3.995,10 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km.



SPESE TELEFONICHE
I deputati dispongono di una somma annua di 3.098,74 euro per le spese telefoniche. La Camera non fornisce ai deputati telefoni cellulari.

ASSISTENZA SANITARIA
Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota della propria indennità lorda, pari a 526,66 euro, destinata al sistema di assistenza sanitaria integrativa che eroga rimborsi secondo quanto previsto da un tariffario.

ASSEGNO DI FINE MANDATO
Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota della propria indennità lorda, pari a 784,14 euro. Al termine del mandato parlamentare, il deputato riceve l'assegno di fine mandato, che è pari all'80 per cento dell'importo mensile lordo dell'indennità, per ogni anno di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi).

PENSIONE PARLAMENTARI
Con deliberazioni del 14 dicembre 2011 e 30 gennaio 2012 l'Ufficio di Presidenza della Camera ha operato una profonda trasformazione del regime previdenziale dei deputati con il superamento dell'istituto dell'assegno vitalizio - vigente fin dalla prima legislatura del Parlamento repubblicano - e l'introduzione, con decorrenza dal 1° gennaio 2012, di un trattamento pensionistico basato sul sistema di calcolo contributivo, sostanzialmente analogo a quello vigente per i pubblici dipendenti.

Il nuovo sistema di calcolo contributivo si applica integralmente ai deputati eletti dopo il 1° gennaio 2012, mentre per i deputati in carica, nonché per i parlamentari già cessati dal mandato e successivamente rieletti, si applica un sistema pro rata, determinato dalla somma della quota di assegno vitalizio definitivamente maturato alla data del 31 dicembre 2011, e di una quota corrispondente all'incremento contributivo riferito agli ulteriori annidi mandato parlamentare esercitato.

I deputati cessati dal mandato, indipendentemente dall'inizio del mandato medesimo, conseguono il diritto alla pensione al compimento dei 65 anni di età e a seguito dell'esercizio del mandato parlamentare per almeno 5 anni effettivi. Per ogni anno di mandato ulteriore, l'età richiesta per il conseguimento del diritto è diminuita di un anno, con il limite all'età di 60 anni.

A tal fine, i deputati sono assoggettati d'ufficio al versamento di un contributo pari all'8,80 per cento dell'indennità parlamentare lorda. [...]

(Fonte Camera.it)

TOTALE?
NB: In questo calcolo si considera il massimo ottenibile da ciascun parlamentare.
  • Indennità netta: 5.000 euro*
  • Diaria: 3.503 euro (se non si fanno assenze)
  • Rimborso Spese Esercizio: 3.690 euro
  • Rimborso Spese Trasporto: 1.108 euro (entro 100 km)
  • Rimborso Spese Telefoniche: 258 euro
  • = 13.559 euro (al netto)
Sono poi da sottrarre: 526 euro lordi (assistenza sanitaria) e 784 euro lordi (per assegno fine mandato).
*La proposta del Movimento 5 Stelle porterebbe questa cifra a 2.500 euro (netti), per un totale di 11mila euro circa.


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  • Anonimo - Dimezzate gli stipendi a questi ladri. Se gli lasciano prendere uno stipendio di 2500 euro devono dire anche grazie hanno rubato abbastanza
  • Luigina - Finalmente si parla di ridurre lo stipendio di un parlamentare, 2.500 euro netti al mese va benissimo anche loro devono fare i sacrifici come tutti noi italiani ,ma non solo devono acquistarsi con i loro soldi qualsiasi cosa ne hanno di bisogno ,una scheda telefonica, le vacanze, i mezzi di trasporto devono pagarlo con il loro stipendio, proprio come facciamo noi,nessun privilegio è ora di finirla di fare la bella vita, dobbiamo dire grazie a loro se siamo finiti tutti alla miseria solo con il sacrificio di tutti dobbiamo sperare alla ripresa.
  • Lorenzo - 2.500 €/mese per l'indennità sono già troppi. Considerate che hanno tutte le altre voci, che portano il netto mensile complessivo a 13.000!! E' vero che devono sostenere delle spese, ma molte di quelle le dobbiamo sostenere anche noi comuni mortali e le dobbiamo pagare col nostro stipendio, mica col contributo di qualcun altro, aggiuntivo al nostro stipendio. Inoltre, hanno anche tante agevolazioni tipo non pagare i treni/aerei/autostrada, per non parlare dei benefici di assicurazioni sulle spese mediche, ristoranti e barbieri di palazzo e tante altre. Quindi, l'indennità gli entra pulita in tasca e lì rimane senza spendere un centesimo perché tutte le altre spese sono già coperte o scontate alla base, inoltre scommetto che tutti si intascano a mo' di stipendio anche una bella fetta dei rimborsi generosi per le varie voci. Un paio di esempi: vorrei vedere come si fa a spendere 258 euro al mese di spese telefoniche quando un contratto flat illimitato oggi te ne costa una trentina! Vorrei vedere chi spende 1.330 euro mensili di viaggi casa-aeroporto!! Delle due l'una: o viaggi tutti i giorni dalla tua città a Roma (e sei un parlamentare inefficiente ed assenteista), e allora non hai bisogno del rimborso per l'alloggio a Roma, o viaggi ogni tanto (tipo una volta la settimana) e quei soldi li spendi per l'aeroporto solo se usi Alonso come tassista!
  • Arturo - Equipariamo le indennità varie di cui sopra ad indennità aziendali medie o magari, bell'idea: equipariamole alle indennità che danno agli insegnanti in trasferta!! Sono funzionari statali anche quelli, non vorrete mica fare discriminazioni?? Nevvero? Sennò è inutile che difendano il ministro.. !
  • Anonimo - Quello che non ci fanno capire oppure non capisco e come viene - calcolato o deciso il loro stipendio

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